Nel carico utile del cargo lanciato verso la stazione spaziale cinese Tiangong sono presenti anche campioni di Archaea

Campioni Archaea sulla stazione spaziale Tiangong

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La stazione spaziale cinese Tiangong ospiterà un esperimento scientifico con dei campioni di Archaea. Lo scopo è valutare la vitalità delle prime forme di vita della Terra in un ambiente cosmico simulato. La Cina ha lanciato il veicolo spaziale cargo Tianzhou 7 su un razzo Long March 7 dal centro di lancio satellitare di Wenchang il 17 gennaio. È arrivato alla stazione spaziale di Tiangong poco più di tre ore dopo, attraccando con successo al modulo principale.

Il carico utile della missione

E tra i 250 pacchi di carico, per un totale 5.600 chilogrammi, c’è un esperimento che trasporta campioni di archaea, organismi unicellulari di una delle forme di vita più antiche della Terra. Gli archaea anaerobici in questione usano idrogeno e anidride carbonica, producendo a loro volta metano come prodotto di scarto. In effetti, gli archaea contribuiscono in modo determinante alla produzione di metano atmosferico sul nostro pianeta.

Una volta a bordo di Tiangong, i campioni di archaea saranno sottoposti a test scientifici per valutare la loro capacità di sopravvivere nell’ambiente atmosferico simulato di Marte e in condizioni estreme come le radiazioni cosmiche. Gli esperimenti mirano a fornire preziose informazioni sulla questione fondamentale se esiste la vita oltre il nostro pianeta.

“Abbiamo selezionato questi archaea anaerobici e li abbiamo inviati sulla piattaforma della stazione spaziale cinese. Utilizzando le condizioni di esposizione alle radiazioni cosmiche, insieme alla microgravità e ad altri fattori estremi come la temperatura, verificheremo se queste forme di vita possono sopravvivere in tali condizioni”, ha detto alla CCTV Liu Zhu, professore del Dipartimento di Scienze del Sistema Terra dell’Università di Tsinghua.

Il metano come firma biologica

La presenza di metano su Marte è un tema caldo in quanto è considerata una possibile firma biologica. Sia il rover Curiosity della NASA che altri orbiter, hanno rilevato metano nell’atmosfera del Pianeta Rosso. Ma non è ancora noto se queste letture siano il risultato di processi geologici o addirittura biologici.

“Se i campioni ai Archaea sopravivrebbero nell’ambiente simulato con una crescita robusta, potremmo confermare l’idea che le forme di vita primitive sulla Terra possono sopravvivere e proliferare in condizioni extraterrestri”, ha detto Liu. “Questo risultato offrirebbe per noi una profonda rivelazione. Se il metano scoperto su Marte è potenzialmente originato dalla vita, suggerirebbe la possibilità di un’origine comune tra la vita marziana e la vita sulla Terra”, ha affermato.

Tuttavia, non è la prima volta che campioni di Archaea verranno esposti alle condizioni spaziali. In precedenza tali esperimenti erano stati inviati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questi esperimenti erano interessati alle ramificazioni della ricerca di una potenziale abitabilità e vita extraterrestre.

Stefano Gallotta

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