Il render della futura stazione saziale cinese Tiangong

Tiangong: la stazione spaziale cinese

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La Cina organizzerà sei missioni entro la fine dell’anno per completare la sua stazione spaziale. Tiangong, questo il nome della stazione spaziale cinese, secondo i funzionari potrebbe collegarsi anche un potente telescopio ed ospitare attività commerciali e astronauti internazionali. I dettagli sono stati rivelati in una conferenza stampa, il giorno dopo il ritorno dei 13 astronauti di Shenzhou dalla missione di 182 giorni. La missione stessa ha stabilito il record nazionale a bordo del modulo centrale di Tiangong, Tianhe. 

Le prossime fasi costruttive di Tiangong

Le sei missioni cruciali inizieranno questo mese con una missione di rifornimento seguita dal volo Shenzhou 14 con equipaggio di sei mesi a giugno. Secondo Hao Chun, direttore del China Manned Space Engineering Office (CMSEO). Un secondo modulo, Wentian, raggiungerà Tianhe in orbita a Luglio. L’ultimo modulo, Mengtian, il cui lancio è previsto per ottobre. Le missioni Tianzhou 5 cargo e Shenzhou 15 con equipaggio, verranno lanciate alla fine dell’anno. Il quasi completamento della stazione permetterà di ospitare la sua prima rotazione dell’equipaggio con gli astronauti Shenzhou 14, grazie agli alloggi extra nel modulo Wentiano.

Una volta completamente assemblato, Tiangong ospiterà missioni con equipaggio della durata di sei mesi. Durante le missioni gli astronauti condurranno una serie di esperimenti e attività di sensibilizzazione. Gli esperimenti si concentreranno principalmente su scienze della vita, ricerca sulla microgravità, astronomia, scienze della Terra e nuovi materiali e tecnologia spaziale, hanno affermato i funzionari spaziali cinesi.

La nascita del progetto

Il piano originale è stabilito per la prima volta nel 1992. Il progetto prevede che la stazione spaziale cinese Tiangong possa ospitare gli equipaggi senza sosta per 10 anni. Secondo il tabellino ogni anno sarebbero stati lanciati due veicoli spaziali con equipaggio e due veicoli spaziali da carico. Hao Chun ha annunciato che ci sarà anche un telescopio spaziale Xuntian, che co-orbiterà con Tiangong. Il modulo sarà in grado di attraccare per il rifornimento e la manutenzione, sarà lanciato alla fine del 2023.

“Il telescopio condurrà ricerche scientifiche di frontiera sulla formazione e l’evoluzione dell’universo, materia oscura ed energia oscura, esopianeti e oggetti del sistema solare, e si prevede che garantirà una serie di importanti scoperte innovative”, ha affermato Hao. Tuttavia, il CMSEO sta anche cercando di espandere le attività della stazione e nel contempo puntando ad introdurre nuovi modi per raggiungerla.

“Stiamo sviluppando i moduli estensibili e le cabine della navicella spaziale per condurre più esperimenti e fornire migliori condizioni di vita agli astronauti”, ha affermato Hao. Tiangong potrebbe eventualmente essere ampliato a sei moduli, con l’aggiunta di nuove versioni di Tianhe e dei moduli dell’esperimento Wentian e Mengtian, secondo i piani di espansione prestabiliti.

Nuovi sviluppi

Il vettore cinese Long March 2.
Il vettore cinese Long March 2. Credit: CNSA

Alcuni indiscrezioni confermano che sia in fase di sviluppo sia un veicolo di lancio riutilizzabile di nuova generazione che un veicolo spaziale in grado di trasportare fino a sette astronauti. Attualmente, la Cina utilizza il razzo Long March 2F e la navicella spaziale Shenzhou per lanciare i suoi astronauti in orbita. Tiangong, la nuova stazione spaziale cinese, potrebbe anche ospitare missioni commerciali nel prossimo futuro. “Esploreremo attivamente anche nuovi modelli di volo spaziale umano commerciale e introdurremo carichi commerciali”, ha affermato Hao. 

Hao Chun ha affermato che la Cina “svolgerà sicuramente scambi e cooperazione più approfonditi con tutti i paesi del mondo impegnati nell’uso pacifico dello spazio”. A marzo, Yang Liwei, che ha fatto la storia nel 2003 diventando il primo astronauta cinese a raggiungere lo spazio. Ha inoltre affermato che astronauti non addestrati potrebbero essere in grado di volare a Tiangong, forse prima della fine del decennio.

Stefano Gallotta

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