Qual è il pianeta più grande mai trovato ? La risposta non è affatto scontata a seconda dei parametri che vengono presi in considerazione

L’universo è infinito ed il nostro pianeta è minuscolo. Anche nel Sistema Solare, la Terra è piccola rispetto ai giganti gassosi come Giove. Ma ci sono pianeti più grandi là fuori? Qual è il pianeta più grande mai trovato?

La risposta dipende da diversi fattori, a partire dal modo in cui si definisce un pianeta. Uno dei più grandi si chiama ROXs 42Bb, un gigante gassoso in orbita attorno a una stella a circa 460 anni luce dalla Terra. È circa nove volte la massa di Giove e ha un raggio di circa 2 volte e mezzo quello di Giove.

Il pianeta ROX 42b

Thayne Currie, professore associato di fisica e astronomia, ha affermato che ritiene improbabile che questo pianeta sia davvero il più grande conosciuto. Currie ha identificato i ROX 42Bb dai dati del Keck Space Telescope nel 2013. “Esistono oggetti conosciuti delle stesse dimensioni di questo esopianeta e anche più grandi”, ha detto Currie. 

“Ci sono un paio di pianeti che sono in realtà protopianeti, quindi sono ancora in fase di assemblaggio”, ha detto. “Sospetto che in realtà siano più grandi”. Questi due protopianeti orbitano entrambi attorno alla stella PDS 70 a circa 370 anni luce dalla Terra. La loro dimensione un raggio compreso tra due e quattro volte quello di Giove. Un altro candidato per il pianeta più grande, HAT-P-67 b, aveva un raggio più grande di due volte quello di Giove, che è simile a ROX 42b.

Come mai tanta incertezza? Uno dei motivi ha a che fare con i diversi modi in cui gli scienziati misurano le dimensioni degli esopianeti. ROXs 42Bb, ad esempio, è stato visto come un oggetto indipendente utilizzando il telescopio Keck. Anche i protopianeti in orbita attorno a PDS 70 sono stati ripresi direttamente. 

Come si calcolano le dimensioni

Ma gli scienziati non hanno alcun modo per misurare direttamente le dimensioni di questi pianeti. Devono quindi dedurne le dimensioni in base ad altri fattori come la loro luminosità e la struttura delle lunghezze d’onda della luce che emettono. Alcuni oggetti vengono rilevati e misurati utilizzando il metodo del transito, ovvero quando un oggetto passa davanti alla sua stella durante la sua orbita e ne oscura temporaneamente una parte. Gli esopianeti rilevati in questo modo, come HAT-P-67 b, possono essere misurati direttamente.

L’altra incertezza deriva dalla definizione di pianeta. Tra un pianeta ed una stella esiste una via di mezzo, un oggetto chiamato nana bruna. Troppo piccolo per essere una stella ma più grande di un pianeta. Sebbene il nucleo di una nana bruna non sia abbastanza caldo da fondere l’idrogeno come farebbe una stella, può fondere il deuterio, una isotopo dell’idrogeno che contiene un neutrone.

Gli scienziati concordano sul fatto che le nane brune non sono pianeti. Ciò che è meno chiaro è come distinguere tra i due. “Alcune persone identificano una rigorosa riduzione della massa”, ha detto Currie. “Quindi qualsiasi cosa al di sopra delle 13 masse di Giove è una nana bruna e qualsiasi cosa al di sotto è un pianeta”.

Cos’è un pianeta ?

Ma osservazioni più recenti hanno smentito decisamente questa teoria. La ricerca di Currie e dei suoi colleghi (rif.), evidenzia che il limite tra pianeta e nana bruna, può avvenire con una massa 25 volte quella di Giove o anche di più. Sembra anche che sia più importante quanto sia massiccio un oggetto rispetto alla sua stella ospite.

Ma anche in questo caso ci sono alcune complessità. Currie afferma che, sebbene chiamerebbe ROX 42Bb un pianeta, sospetta che la sua formazione sia stata più simile a come si formano le stelle. I pianeti come Giove formano un nucleo roccioso, che attrae un disco di polvere e gas che diventa gradualmente un pianeta globulare. Quelli come ROX 42Bb potrebbero essersi formati in un modo diverso, dove parti del disco di polvere e gas erano così massicce e pesanti da collassare su se stesse.

Il modo in cui si forma un oggetto non fa attualmente parte della definizione formale di pianeta. Ma gli stessi ricercatori non sono d’accordo su come chiamare ROX 42Bb a causa del suo elevato rapporto di massa e di quanto sia distante da quella stella, oltre cinque volte la distanza tra il SoleNettuno. Sebbene il dibattito su quali siano i punti per definire un pianeta possano sembrare arbitrari, mette in luce grandi domande su come potrebbero apparire i diversi sistemi planetari.

Sofia Bianchi

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