Un nuovo progetto chiamato Breakthrough Listen, inizia la caccia di alieni con il radiotelescopio MeerKAT in Sud Africa.

Il progetto Breakthrough Listen, finanziato privatamente, inizia la caccia di alieni con l’utilizzo del radiotelescopio MeerKAT in Sud Africa. Nei prossimi due anni, il team di ricerca cercherà prove della vita extraterrestre sondando un milione di stelle vicine, aumentando di 1000 volte il numero di obiettivi che riusciamo ad osservare.

Il Radiotelescopio MeerKAT

“Sono molto entusiasta di poter condurre una ricerca di firme tecnologiche utilizzando l’array di radiotelescopi più sensibile al mondo”, afferma Cherry Ng, scienziata del progetto di Breakthrough Listen. “MeerKAT ci fornirà la capacità di rilevare un trasmettitore simile ai radiofari più luminosi della Terra fino a una distanza di 250 anni luce”. Ci sono circa 260.000 stelle all’interno di questa distanza. Per le stelle più lontane, la ricerca diventa è più difficile, ma vi è comunque la possibilità di rilevare segnali da queste fonti lontane.

Il più famoso ed ormai glorioso SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) a differenza del MerrKAT raramente riceve finanziamenti governativi da parte del governo americano. Anche la NASA ha in gran parte evitato la ricerca del SETI dal lontano 1993. L’associazione, decisamente ingiusta di SETI con le teorie del complotto, oscura sempre di più l’enorme potenziale per rispondere a una delle più grandi domande. Siamo soli nell’Universo ?

Il progetto Breakthrough Listen opera utilizzando, tra gli altri, il Green Bank Telescope negli Stati Uniti e il Parkes Telescope in Australia. Il radiotelescopio MeerKAT è l’ultima risorsa messa in gioco per dare la caccia agli alieni. L’insieme di 64 parabole permette di tenere sotto osservazione un’area di cielo 50 volte più grande del telescopio di Green Bank. Per questa ragione il MeerKAT è strumento eccezionale per il rilevamento di ampie aree del vicino quartiere galattico.

Da SETI al MeerKAT: la caccia di alieni continua

“Un campo visivo così ampio in genere contiene molte stelle che possono essere interessanti obiettivi di eventuali firme tecnologiche”, afferma il principale ricercatore di Breakthrough Listen, il dott. Andrew Siemion“Il nostro nuovo supercomputer ci consente di combinare i segnali delle 64 parabole per ottenere scansioni ad alta risoluzione di questi obiettivi con un’eccellente sensibilità. Il tutto senza influire sulla ricerca di altri astronomi che potranno utilizzare l’array per altre ricerche”.

Uno dei primi obiettivi che Breakthrough Listen osserverà con MeerKAT è Proxima Centauri, una stella vicina con due pianeti rocciosi noti nella zona abitabile. Gli astronomi hanno opinioni contrastanti sul fatto che ci siano civiltà tecnologiche là fuori da trovare. Un parte di loro suggerisce che se ci fossero, li avremmo già notati da tempo. Questa è per l’appunto la premessa del paradosso di Fermi, che propone che se la vita fosse comune in altre parti dell’Universo è bizzarro non averla ancora trovata. La famosa equazione di Drake, formulata nel 1961, cerca di distillare matematicamente il paradosso di Fermi in probabilità concrete di trovare la vita altrove.

Al momento, non ci sono segni di civiltà extraterrestri. I vari segnali occasionale rilevati fin ora, come il celebre segnale Wow!  del 1977, non si sono mai ripetuti negli approfondimenti di analisi successivi. Questi strani episodi potrebbero, nella migliore delle ipotesi, solo degli indizi inconcludenti che c’è qualcos’altro là fuori. Spesso invece questi segnali fuori dal comune sono provenienti da altre parti della Terra e fraintesi come di origine extraterrestre. La premessa del progetto Breakthrough Listen è che se non guardiamo, non otterremo una risposta. Le potenti capacità di MeerKAT renderanno la ricerca più approfondita. Solo il tempo dirà cosa troveranno o non troveranno.

Stefano Gallotta

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