Il render della futura stazione saziale cinese Tiangong

Tiangong: 24 luglio il lancio di Wentian

CinawenHop

L’agenzia spaziale cinese CNSA si sta preparando per effettuare il lancio del secondo modulo Wentian della stazione spaziale Tiangong in costruzione. Il lancio avverrà dallo spazioporto costiero di Wenchang a fine mese. Il razzo Long March 5B lancerà il modulo sperimentale di circa 22 tonnellate intorno alle 02:20 ET (06:20 UTC) del 24 luglio 2022. Il modulo Wentian dovrebbe incontrarsi e unirsi a Tianhe, il modulo centrale lanciato nell’aprile 2021.

Il modulo Wentian

Nel frattempo il modulo in orbita Tianhe ha apportato le necessarie modifiche all’orbita per prepararsi all’arrivo di Wentian. Il nuovo modulo ha una lunghezza di 17,9 metri e un diametro massimo di 4,2 metri. È dotato di alloggi per l’equipaggio e una cabina a tenuta stagna che diventerà il principale punto di uscita-ingresso per le attività extraveicolari (EVA), sostituendo il ruolo ora svolto dall’hub di attracco di Tianhe. Le nuove strutture dell’equipaggio consentiranno alla Cina di effettuare un primo passaggio di consegne. Il cambio avverrà quando l’attuale equipaggio dello Shenzhou-14 saluterà tre nuovi astronauti che dovrebbero volare a bordo dello Shenzhou-15 a Dicembre. La stazione spaziale cinese Tiangong, ospiterà quindi sei astronauti per i giorni necessari alla sostituzione dell’equipaggio a fine anno.

Il ruolo principale del nuovo modulo sarà ospitare gli esperimenti scientifici ed un nuovo ciclo di lezioni di scienze dal vivo. Tecnicamente fornirà il backup delle funzioni di supporto vitale ed è dotato di un braccio robotico lungo cinque metri, complementare al braccio Tianhe lungo 10 metri. Il modulo prossimo al lancio, avrà anche pannelli solari lunghi 30 metri. Questo aumenterà la potenza disponibile per l’intera stazione. 

“Wentian è una fase critica nella costruzione della stazione spaziale cinese”, afferma Brian Harvey, autore di China in Space: The Great Leap Forward. Gli astronauti Shenzhou-14 a bordo di Tianhe, si sono allungo allenati per le operazioni di rendezvous e attracco e utilizzando il braccio meccanico di Tianhe in preparazione all’arrivo di Wentian. La navetta cargo, Tianzhou-2 è stata utilizzata all’inizio di quest’anno per un test di trasposizione per verificare le procedure per lo spostamento di un modulo dal porto di attracco di prua e verso un porto laterale.

Il lancio di Wentian, la crescita di Tiangong

Finora il modulo Tianhe è stato visitato da tre distinti equipaggi di tre persone. Il più recente, Shenzhou-14, è arrivato il 5 giugno e supervisionerà l’arrivo di Wentian e Mengtian, un altro modulo sperimentale da 22 tonnellate previsto per il lancio ad ottobre. L’arrivo di quest’ultimo completerà la prevista stazione spaziale di Tiangong a forma di T, anche se la Cina ha suggerito che potrebbe successivamente espandere il complesso a sei moduli. La stazione spaziale cinese è stata concepita nel 1992 con l’approvazione del Progetto 921 che prevedeva lo sviluppo delle capacità di volo spaziale umano. Il progetto ha subito ritardi a causa di problemi con lo sviluppo del vettore Long March 5B, ma potrebbe anche essere esteso a sei moduli e alla maggior parte delle missioni commerciali e turistiche.

Il paese prevede inoltre di lanciare un modulo di telescopio ottico co-orbitante, chiamato Xuntian, alla fine del 2023. Sarà in grado di attraccare il modulo centrale Tianhe per riparazioni, manutenzione, rifornimento e aggiornamenti. Il telescopio spaziale cinese avrà una missione ambiziosa: sondare il 40% della sfera celeste in un decennio. Il telescopio spaziale made in china avrà uno specchio primario di 2 metri e un array di tre specchi in configurazione fuori asse. L’osservatorio disporrà di una telecamera di rilevamento all’avanguardia, un imager multicanale, uno spettrografo di campo integrato, un coronografo per immagini del pianeta freddo e un ricevitore Terahertz. Il telescopio può scansionare il cielo utilizzando 30 rivelatori da 81 megapixel ed è sensibile alla luce del vicino infrarosso, del visibile e del vicino ultravioletto.

Stefano Gallotta

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