Gli astronauti votano mediante l'invio di email

Speciale Elezioni: come votano gli astronauti

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Oggi domenica 25 Settembre in Italia sono previste le votazioni per rinnovare il Parlamento. Molti elettori, distanti dai propri seggi, devono intraprendere viaggi estenuanti e sobbarcarsi di costi notevoli pur di esprimere le proprie preferenze. Alcuni di loro, anche se pochissimi, sono decisamente più di “distanti” di altri dal proprio seggio elettorale. Tra questi, per esempio, la nostra astronauta Samantha Cristoforetti dunque come fanno gli astronauti a votare?

Elezioni USA gli astronauti votano

La nostra astronauta purtroppo oggi non può votare, perchè in Italia manca una normativa che lo permette. Negli U.S.A. dove il numero di astronauti coinvolti nelle vari missioni pubbliche e private è maggiore, sono da tempo molto più sensibili alla problematica. Grazie ad una legge dello stato del Texas, approvata nel 1997, gli astronauti statunitensi, impiegati a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ricevono una versione digitale della scheda elettorale.

Funziona così. Prima di partire, gli astronauti compilano una domanda di cartolina postale federale la Federal Post Card Application. Questa posta speciale è lo stesso strumento usato dai membri dell’esercito per votare durante il dispiegamento all’estero. Una volta fatto, la NASA riceve dalle rispettive contee delle schede elettorali di prova e verifica se possono essere compilate nello spazio tramite un apposito computer. Se tutto risulta in ordine, il giorno delle elezioni il Mission Control Center del Johnson Space Center (JSC) di Houston, spedisce via mail le schede agli astronauti.

Dopo aver espresso la propria preferenza tramite email il modulo è inviato al centro di controllo a Terra. Da qui il modulo digitale viene trasmesso appositamente dal Mission Control Center direttamente al seggio autorizzato. L’email segue un percorso criptato “end to end” così da conservare l’anonimato e garantire la validità del voto. “Il voto viene inviato direttamente alle autorità elettorali, senza nessuna interazione con Houston” ha precisato Jay Bolden, portavoce della NASA.

Votare dallo spazio è frutto di una scelta precisa degli astronauti. Potrebbero senza problemi esprimere la propria preferenza con i piedi sulla Terra ed in anticipo rispetto alla data del voto. La pratica è una cosa abbastanza frequente negli Stati Uniti. Basti pensare che nelle ultime tre votazioni circa un terzo dell’elettorato si è avvalso del cosiddetto early voting, ovvero l’opportunità di votare prima della data stabilita anche in assenza di un giusto motivo per non poter presentarsi alle urne all’election day.

Sofia Bianchi

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