La navicella russa Soyuz cambia posizione sulla ISS per liberare uno slot all'arrivo di una nuova crew di astronauti sulla stazione

Tre residenti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) hanno fatto un breve giro a bordo di una navicella spaziale martedì 28 settembre. La navicella Soyuz MS-18 cambia posizione sulla ISS, per preparare l’arrivo del prossimo gruppo di membri dell’equipaggio della stazione.

Gli ingegneri di volo della spedizione 65 Mark Vande Hei della NASA e Oleg Novitskiy e Pyotr Dubrov dell’agenzia spaziale russa Roscosmos hanno sganciato la Soyuz dal modulo Rassvet rivolto verso la Terra. Dopo le manovre di routine la navicella è stata connessa al modulo del laboratorio multiuso di Nauka alle 9 del mattino. Questa è stata la prima volta che un’astronave si aggancia al nuovo modulo Nauka, arrivato sulla stazione a luglio.

L’arrivo del nuovo equipaggio

La Soyuz cambia posizione e libererà il porto di Rassvet sulla ISS, per l’attracco di un altro veicolo spaziale Soyuz, designato Soyuz MS-19, che trasporterà tre membri dell’equipaggio russo alla stazione in ottobre. Il comandante e cosmonauta Anton Shkaplerov di Roscosmos e Klim Shipenko e Yulia Peresild saranno lanciati verso la stazione martedì 5 ottobre dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.

Vande Hei e Dubrov dovrebbero rimanere a bordo della stazione fino a marzo 2022. Al momento del suo ritorno, Vande Hei avrà stabilito il record per il volo spaziale singolo più lungo per un americano. Novitskiy, Shipenko e Peresild dovrebbero tornare sulla Terra in ottobre a bordo della navicella spaziale Soyuz MS-18.

Per più di 20 anni, gli esseri umani hanno vissuto e lavorato ininterrottamente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Hanno contribuito al progresso delle conoscenze scientifiche, dimostrando nuove tecnologie, facilitando scoperte non valutabili dalla Terra. Come sforzo globale, 244 persone provenienti da 19 paesi hanno visitato l’esclusivo laboratorio di microgravità sopra le nostre teste. La Stazione Spaziale Internazionale ha ospitato oltre 3.000 ricerche e indagini aiutando ricercatori di 108 paesi.

Stefano Gallotta

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