Perseverance rilascia il primo campione di roccia come backup, per la futura missione Mars Sample Return, che li riporterà sulla Terra

La missione Perseverance della NASA rilascia sul suolo di Marte il primo campione di depositi di roccia. Il rover sta lasciando dietro di sé un record di materiale che una futura missione riporterà sulla Terra. È un momento chiave nella ricerca della vita sul pianeta rosso, hanno dichiarato i funzionari della NASA mercoledì 21 Dicembre.

Il contributo del rover alla ricerca di antiche forme di vita microbiche in un vecchio delta fluviale, come ha affermato il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, prevede la produzione di 10 tubi di titanio da immagazinare e depositare sul suolo.

Mars Sample Return

Se i programmi di sviluppo reggono, nel 2030, Perseverance o due elicotteri simile ad Ingenuity, trasporteranno questi campioni di roccia dal cratere Jezero ad una sonda in attesa. La missione avveniristica è già in fase di sviluppo è si chiamerà Mars Sample Return.

Il rover Perseverance in realtà raccoglierà due campioni gemelli in ogni posizione di rilevazione. La futura missione di recupero prevede che il rover li consegni da solo, utilizzando il set di campioni conservati al suo interno. Ma se dovesse essere necessario, gli elicotteri potrebbero essere chiamati a raccogliere i tubi di riserva lasciati sulla superficie marziana.

In entrambi i casi, un veicolo spaziale li lancerà nello spazio e consegnerà i campioni ad un orbiter. Quest’ultimo poi, in attesa dei campioni, partirà verso la Terra. Escludendo alcuni meteoriti caduti sul nostro pianeta, la spedizione rappresenterà la prima volta che delle rocce di Marte raggiungeranno volontariamente la Terra.

Ricerca delle firme biologiche

Uno degli ingredienti chiave della vita era abbondante sulla superficie marziana. Enormi canyon, vasti iceberg e potenziali serbatoi sottomarini suggeriscono che Marte fosse ricco di acqua nel passato, nonostante l’aspetto prosciugato e polveroso del pianeta oggi. Se ce fosse abbastanza per sostenere la vita richiede ulteriori ed approfonditi studi che non può svolgere autonomamente un rover. In questa ottica l’invio dei campioni sulla Terra consentirà a interi laboratori di esaminare i frammenti marziani alla ricerca di firme biologiche .

Il primo campione ha all’incirca le dimensioni di un pezzo di gesso, raccolto da una roccia ignea soprannominata Malay il 31 gennaio in una regione chiamata South Séítah. Questa zona in particolare è molto significativa. Gli scienziati hanno annunciato settimane fa di aver trovato sostanze organiche, possibili ingredienti della vita, in questa stessa area.

Il rover Perseverance è grande più o meno quanto un’auto, rilascia il primo campione in circa un’ora. Il tubo contente il materiale è stato espulso dal suo ventre metallico, dove risiede il sistema di campionamento ed immagazzinamento. Il tubo è caduto da un latezza di 89 centimetri su un punto piatto della superficie marziana come previsto. Nel contempo gli ingegneri sulla Terra hanno ripreso l’area per assicurarsi che non vi passassero accidentalmente sopra mentre il rover si allontanava. 

Studiati i minimi dettagli

Le immagini di ritorno mostrano che il tubo era ben posizionato disteso sulla superficie. I campioni sono così preziosi che la NASA aveva un piano di emergenza nel caso in cui il tubo fosse finito dritto nella sabbia. “La missione ha scritto una serie di comandi per Perseverance per far cadere con attenzione il tubo con parte della torretta all’estremità del suo braccio robotico”, hanno scritto i funzionari dell’agenzia.

Gli ingegneri hanno testato per settimane la procedura di caduta del tubo, con un rover simile a Perseverance, all’interno del cantiere di Marte. Questa area di test è una sandbox adattata nei capannoni del JPL di Pasadena, dove le macchine vengono testate in condizioni simili al pianeta rosso. Le cadute che davano come risultato un tubo posizionato in verticale, si sono verificati circa il 5% delle volte in queste simulazioni. Quindi la missione necessita di una procedura di emergenza.

Nel caso in cui dovesse accadere, il rover, utilizzando il suo braccio robotico farebbe cadere con attenzione il tubo sulla superficie. Nelle prossime settimane, avranno altre opportunità per vedere se Perseverance ha bisogno di utilizzare la tecnica. Intanto il rover continuerà a depositare i campioni nella zona di Three Forks.

Stefano Gallotta

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