La nebulosa Carinae sarà uno dei primi obiettivi del telescopio spaziale James Webb

La NASA rivela gli obiettivi di James Webb

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La NASA ha rivelato ieri, che gli obiettivi cosmici del nuovo telescopio spaziale James Webb includeranno viste senza precedenti di galassie lontane, nebulose luminose e un pianeta gigante gassoso lontano.

Le agenzie spaziali statunitense, europea e canadese, si stanno preparando per il rilascio delle prime immagini il 12 luglio. Per il giorno stabilito la NASA ha organizzato una copertura TV dell’evento ed un sito dove poter vedere le immagini di James Webb (rif.). L’osservatorio da 10 miliardi di dollari, successore di Hubble, faciliterà nuove intuizioni sulle origini dell’universo. “Non vedo l’ora di non dover più mantenere questi segreti, sarà un grande sollievo”, ha detto Klaus Pontoppidan, astronomo dello Space Telescope Science Institute (STSI) che sovrintende Webb.

I primi obiettivi di James Webb

Il comitato internazionale ha deciso che la prima ondata di immagini scientifiche a colori include la Nebulosa Carina (NGC 3372). La nebulosa è un’enorme nuvola di polvere e gas a 7.600 anni luce di distanza dalla Terra. Carina Nebula è famosa per i suoi imponenti pilastri che includono le “Mystic Mountain”. Il materiale cosmico forma un pinnacolo alto tre anni luce catturato in un’immagine iconica dal telescopio Hubble. James Webb ha anche effettuato una spettroscopia, un’analisi della luce che rivela informazioni dettagliate, su un gigante gassoso lontano chiamato WASP-96 b, scoperto nel 2014. Il pianeta a 1.150 anni luce dalla Terra, ha la metà della massa di Giove e gira intorno alla sua stella in soli 3,4 giorni. Un altra nebulosa obiettivo del telescopio sarà la Nebulosa Anello Meridionale (NGC 6720). Questa circonda una stella morente a 2.000 anni luce di distanza da noi.

Poi arriva il Quintetto di Stephan, una galassia compatta distante 290 milioni di anni luce dalla Terra. Quattro delle cinque galassie all’interno del quintetto sono “bloccate in una danza cosmica di ripetuti incontri ravvicinati”, ha affermato la NASA. Infine, James Webb ha raccolto l’immagine più allentante tra quelle che verranno proposte. Utilizzando ammassi di galassie in primo piano, le SMACS 0723, come una lente d’ingrandimento cosmica, scatterà una foto delle galassie estremamente distanti e deboli dietro di esse. Questo effetto noto come “lente gravitazionale” utilizza la massa delle galassie in primo piano che piegano la luce degli oggetti dietro di loro, proprio come un paio di occhiali.

Dan Coe, un astronomo dello STSI, ha detto venerdì che anche nelle sue prime immagini, il telescopio aprirà nuove strade scientifiche. “Quando ho visto per la prima volta le immagini di questo campo profondo di questo ammasso di galassie, ho improvvisamente ho imparato tre cose sull’universo che prima non sapevo. Mi ha completamente sbalordito”. La capacità ad infrarossi di James Webb gli consentiranno di vedere più indietro nel tempo, fino al Big Bang, rispetto a qualsiasi strumento precedente. Poiché l’Universo si sta espandendo, la luce delle prime stelle si sposta dalle lunghezze d’onda dell’ultravioletto e del visibile in cui è stata emessa, a lunghezze d’onda dell’infrarosso più lunghe, che Webb è in grado di rilevare con una risoluzione senza precedenti. Non resta che attendere con ansia e trepidante attesa, l’anteprima mondiale delle immagini del James Webb Space Telescope. Manca davvero poco, il 12 Luglio è dietro l’angolo.

Stefano Gallotta

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