La navicella spaziale Juno riprende l'ombra di Ganimede durante il 40° passaggio ravvicinato il 25 febbraio 2022.

Sonda JUNO: Giove è un pianeta vorticoso

AstronewsSistema Solare

Trattieni il fiato ed osserva Giove da distanza ravvicinata. Questa sequenza di foto mostra la prospettiva della sonda spaziale JUNO della NASA mentre volava a sole 3.300 chilometri sopra le cime delle nubi di Giove il 9 aprile. “La scienziata cittadina Andrea Luck ha creato questa sequenza animata utilizzando dati di immagini grezzi di JunoCam”, hanno scritto i funzionari della NASA in una dichiarazione rilasciata in conferenza stampa il 27 Maggio scorso.

La sonda, in orbita attorno alla Terra, è 7 volte più veloce della Stazione Spaziale Internazionale (ISS)  e circa cinque volte più veloce delle velocità raggiunte dalle missioni Apollo con equipaggio, hanno affermato i funzionari della NASA nella dichiarazione. Le immagini colorate sono state create dalle immagini grezze dello strumento JunoCam. I funzionari della NASA le caricano in una galleria di immagini elaborate (rif.), che consente ai cittadini e scienziati di aggiungere le loro post produzioni dei dati grezzi.

Questa animazione mostra la prospettiva di Giove della navicella spaziale Juno durante un sorvolo il 9 aprile 2022.
Questa animazione mostra la prospettiva di Giove della navicella spaziale Juno durante un sorvolo il 9 aprile 2022. Credit: NASA

La missione della sonda JUNO

L’obiettivo principale della sonda JUNO era Giove. Nel gennaio del 2021 la NASA ha però autorizzato un’estensione del mandato della missione per concentrarsi più da vicino sulle quattro grandi lune del pianeta, in particolare GanimedeEuropa e Io. La missione è quindi stata allungata fino a settembre 2025, supponendo che la sonda rimanga in buona salute fino ad allora.

“Con l’estensione, risponderemo alle domande fondamentali emerse durante la missione principale della sonda JUNO mentre ci spingevamo oltre il pianeta per esplorare il sistema ad anello di Giove e i satelliti galileiani”, ha detto in una NASA il ricercatore principale Scott Bolton, del Southwest Research Institute di San Antonio all’annuncio della proroga. Le radiazioni saranno probabilmente la principale minaccia per la sonda, mentre tenterà di continuare il suo lavoro per i prossimi tre anni. Ma finché JUNO sarà attiva, fungerà da esploratore per le future missioni spaziali su Giove.

Negli anni 2030, l’Europa Clipper della NASA e la missione JUICE dell’ESA  hanno in programma di visitare direttamente le lune di Giove. Il nuovo telescopio spaziale James Webb esaminerà anche il pianeta gigante da lontano durante la sua prossima serie di osservazioni del Ciclo 1. Il lavoro di Webb si aggiungerà ad anni di dati raccolti nell’ambito del programma Outer Planet Atmospheres Legacy del telescopio spaziale Hubble. Sono ormai decenni che cerca di studiare i giganti gassosi del sistema solare almeno una volta all’anno terrestre.

Stefano Gallotta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *