Il telescopio spaziale James Webb della NASA ha catturato una spettacolare collisione tra due galassie chiamata II ZW96.

Il James Webb Space Telescope ha catturato la collisione II ZW96 generata da una coppia di galassie che si distorcono a vicenda mentre si fondono tra loro. L’impatto cosmico in corso ripreso dal telescopio spaziale si trova a circa 500 milioni di anni luce dalla Terra e si trova nella costellazione del Delfino.

Secondo una dichiarazione della NASA (rif.) rilasciata il 30 Novembre, è stata vista per la prima volta in anteprima dal vicepresidente Kamala Harris e dal presidente francese Emmanuel Macron, durante una visita al quartier generale della NASA a Washington.

Lo scontro cosmico

L’immagine è stata catturata da James Webb utilizzando i suoi innovativi rivelatori all’infrarosso NIRCam (Near-Infrared Camera) e MIRI (Mid-Infrared Instrument). La foto descrive in dettaglio come, le forme di entrambe le galassie, vengano distorte dalla rispettiva ed enorme attrazione gravitazionale. Questi eventi portano ha delle enormi conseguenze. La collisione II ZW96 tra le due galassie ha per esempio determinato un ampia e vistosa distorsione dei bracci della galassia sottostante nella foto. Al contrario, i nuclei luminosi di entrambe le galassie sono collegati dai viticci molto luminosi che indicano regioni di formazione stellare.

Oltre al turbinio selvaggio delle due galassie che si avvolgono tra loro, l’immagine è punteggiata da una moltitudine di galassie sullo sfondo. L’osservazione fa parte della missione di James Webb per esaminare come si evolvono questi immensi corpi celesti. Il telescopio spaziale si sta concentrando in particolare sulle galassie vicine, le cosidette luminose agli infrarossi. Queste galassie, di cui II ZW96 è un esempio lmapante, sono particolarmente luminose alle lunghezze che vengono catturare proprio da James Webb. La loro luminosità è superiore 100 miliardi di volte quella del Sole, secondo gli scienziati della NASA.

Nonostante il sistema di galassie II ZW96 era ben noto agli astronomi ed ampiamente osservato dal telescopio spazile Hubble (rif.) le nuove immagini aggiungono dettagli che precedentemente non potevamo notare nel la luce visibile.

Stefano Gallotta

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